La prima fase di intervento prevede l’esecuzione di un carotaggio ø 64 mm che attraversa verticalmente la fondazione esistente dell’edificio, fino al terreno sottostante. Ai lati del carotaggio, sono realizzati due fori ø 26 mm che non attraversano totalmente la fondazione, dentro cui sono cementate due barre filettate, utilizzate come ancoraggio nella fase successiva (INFISSIONE DEI MICROPALI)

La seconda fase prevede il posizionamento di un primo modulo di micropalo (il quale ha una lunghezza di 1,0 m) all’interno del carotaggio e il successivo avvitamento di altri moduli grazie alla filettatura interna dei micropali. La profondità di infissione dipende da: • La capacità portante dell’edificio, stabilita dal progetto di costruzione; • Il raggiungimento di uno strato del terreno portante, tale da raggiungere la pressione di infissione massima (rifiuto) del pistone idraulico dell’infissore.

La terza fase di intervento prevede la fresatura delle barre filettate a livello della pavimentazione e il posizionamento di un tirante (o dispositivo di precarica, nel caso in cui fosse richiesto/possibile la precarica del micropalo) sulla testa dell’ultimo modulo di micropalo infisso. La connessione definitiva alla fondazione esistente è realizzata mediante cementazione con una speciale malta secondo la norma DIN EN 1504-3, classe R4.